La prima medaglia d’oro della Resistenza italiana venne conferita, alla memoria, a un ufficiale della Regia Marina Militare, il capitano di vascello Carlo Avegno, il quale si oppose all’occupazione tedesca di La Maddalena insieme a un centinaio di militari tra marinai, carabinieri, fanti e operai. Così dopo la firma dell’armistizio, l’8 settembre del 1943. Per ricordare quel sacrificio di giovanissimi soldati, settantasei anni dopo, la Regione e il Comune hanno eretto un monumento per ricordare quella battaglia che si svolse sull’isola tra il 9 e il 13 settembre del 1943. Erano gli stessi giorni in cui la corazzata Roma veniva colpita e affondata dai cacciabombardieri tedeschi.
A conclusione delle attività del biennio 2019- 2021, il Comitato Celebrativo Capitano di Vascello MOVM Carlo Avegno procederà alla presentazione del libro contenente gli “Atti del convegno di storici-cultori sulla “Battaglia di La Maddalena (9-13 settembre 1943)” col seguente calendario:
15 Nov. ore 17.00 La Maddalena Sala Consiliare Comune.
17 Nov. ore 17.00 Sassari Sala Fondazione di Sardegna.
19 Nov. ore 17.00 Cagliari sala Consiliare Comune.
Attraverso il convegno di storici e studiosi, parte integrante delle attività celebrative svoltesi
sotto il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’adesione della Presidenza della Repubblica, il Comitato, ottenuto il riconoscimento del Comitato Storico-Scientifico per gli Anniversari di Interesse Nazionale nell’assise di metà Luglio 2019, si prefiggeva l’obiettivo di riportare alla memoria nazionale e divulgare la vicenda della resistenza armata condotta tra il 9 e il 13 Sett. 43 nella piazzaforte di La Maddalena, contro il colpo di mano di forze d’élite tedesche messa in opera all’indomani della proclamazione dell’”Armistizio”.
L’opera appassionata di ricerca di studiosi sardi ha consentito di appurare fatti e circostanze di questo Evento, che, rimasto nel cono d’ombra di quella” che Raymond Aron definiva la “Grande Storia scritta con lettere di Sangue”, è, di fatto il primo esempio nazionale di resistenza armata, spontanea, e interforze di Marinai, Artiglieri e Carabinieri, che, opportunamente guidati e motivati
dai rispettivi comandanti, corroborati dalla presenza di operai dell’Arsenale, si improvvisano combattenti riuscendo a prevalere, al prezzo di 28 Caduti e senza possibilità di sostegno dall’esterno, sulle più agguerrite forze d’assalto dell’epoca.
Si tratta dunque di un fatto d’arme altamente simbolico, già segnalato dal compianto prof. Manlio Brigaglia, che un anno prima incoraggiò il presidente a portare avanti la causa di riconoscimento. Nei momenti di sbandamento, La Maddalena è dunque il contesto in cui, grazie a manipoli di volenterosi, si gioca la partita dell’identità e dell’Inizio di un riscatto nazionale. Ma, a ben vedere, questo evento mostra anche un’altra caratteristica: l’assenza di eccessi di violenza da ambo le parti.
È proprio questo fatto ha portato il Comitato a riportare sulla targa dei caduti anche i nomi della Controparte.
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